La variabile Berkeley
Milano, Editrice Nord 1995.
Un serial killer, che di umano ha solo l'aspetto, sembra inarrestabile: l'unico modo per fermarlo è scoprire in quale realtà si annida il suo movente.
QUARTA DI COPERTINA
Ahram Lee Coxie è un investigatore molto particolare. Non ha alcuna licenza, si muove ai limiti della legalità con le sue scricchiolanti gambe artificiali, e la sua casa è in un quartiere sotterraneo nella periferia metropolitana, dove vive in esilio "volontario" da otto anni. Sullo sfondo di una Città che ha conosciuto gli orrori della Guerra Chimica e delle aberrazioni virtuali, dove tecnologia e miseria convivono a prezzo di forti tensioni, Coxie si vede costretto ad accettare contemporaneamente due incarichi di ordinaria amministrazione che lo renderanno protagonista di una frenetica e disperata caccia a un assassino che di umano sembra avere solo l'aspetto. Chi è il serial killer che si lascia alle spalle una catena di efferati delitti, tutti senza un movente apparente? E' soltanto un pazzo dotato di straordinari poteri o invece la pedina di un gioco molto più complesso e pericoloso che non solo sconvolge gli equilibri fra le autorità cittadine e la potente Clinica, ma che potrebbe perfino scardinare l'immagine del mondo come noi lo conosciamo? Nell'inestricabile rete dove si nasconde il segreto sulla natura fisica del reale, Coxie ha un solo modo per scoprire la verità: assegnare il valore giusto a una strana variabile... la variabile Berkeley.